
Latitudine: 42° 23’ N, Longitudine: 13° 19’ E - 682 m s.l.m.
L’osservatorio dell’Aquila è stata fondata nel 1958 in occasione dell’Anno Geofisico Internazionale. E’ stato il principale osservatorio geomagnetico italiano fino al 2009, anno in cui un forte terremoto ne ha danneggiato la struttura. A partire dal 2010 l’osservatorio geomagnetico per l’Italia centrale è quello di Duronia (CB). Nonostante ciò, la strumentazione all’Aquila è ancora in funzione e i dati registrati costituiscono un riferimento per le misure magnetiche e altre osservazioni geofisiche per l’Italia centrale.
La struttura si trova a Preturo, in provincia dell’Aquila, ed è costituita da quattro edifici amagnetici in muratura: tre ospitano la strumentazione, i laboratori, servizi e uffici, mentre il quarto viene utilizzato per eseguire misure di test.
A Preturo inoltre sono ospitati dei laboratori dove viene testata e realizzata strumentazione da osservatorio.
Strumentazione
Le variazioni delle componenti del campo magnetico H, D e Z sono misurate automaticamente da due sistemi indipendenti. Ciascun sistema è costituito da un magnetometro vettoriale fluxgate orientato lungo il meridiano magnetico e da un magnetometro scalare Overhauser per la misura dell’intensità totale F.
I magnetometri fluxgate sono strumenti particolarmente sensibili alle derive termiche, pertanto sono collocati in pozzetti sotterranei termicamente isolati.
Per garantire l’esatta temporizzazione dei dati, ciascun sistema è dotato di sincronizzazione satellitare GPS che fornisce il tempo universale (UT).
I dati
Il campionamento originale è 1 Hz per i dati vettoriali e 0.2 Hz per l’intensità totale del campo. I dati vengono successivamente mediati a 1 min tramite apposite procedure approvate dalle organizzazioni internazionali di settore (IAGA).
I dati vengono trasmessi in tempo reale e gestiti da un server centrale presso la sede INGV di Roma.
I magnetometri vettoriali misurano le variazioni delle componenti del campo rispetto a un livello di riferimento arbitrario. Per questo motivo è necessario determinare il valore di base definito attraverso misure manuali degli angoli di declinazione (D) e inclinazione magnetica (I). Queste misure sono periodicamente raccolte manualmente mediante uno strumento magneto-ottico (teodolite geomagnetico) posizionato su un apposito pilastrino georeferenziato.
Annualmente il set di valori assoluti del campo viene pubblicato negli Annuari dell’osservatorio.